Protetto dalla doppia cinta muraria che caratterizza l’elegante città di Perugia, questo edificio a partire dal 1319 fu sede della Confraternita dei Disciplinati di San Francesco. All’ombra della monumentale Torre degli Sciri, per mezzo di un raffinatissimo portale marmoreo, e attraversando l’elegante vestibolo ornato mediante gli stucchi barocchi di Jean Regnaud, si accede alla Sala del Consiglio e quindi all’Oratorio. Un raffinatissimo scrigno ‘cesellato’ che custodisce innumerevoli tesori. Nella Sala dei Confrati, imponenti ed eleganti si stagliano gli scranni lignei seicenteschi (opera di Mario Pace) personalizzati mediante i nomi dei confratelli; si ricorda anche il ritratto di Braccio Fortebracci del XVI secolo e una coeva cassetta per le votazioni. Fiore all’occhiello del primo barocco perugino, il soffitto è modulato mediante cassettoni dorati e intagliati da Girolamo di Marco e Maestro Ercole (1570-74). I seggi laterali sul fondo sono del maestro Gianpiero Zuccari, autore anche delle imponenti cornici che inquadrano le opere di Giovanni Antonio Scaramuccia: un interessantissimo ciclo pittorico realizzato tra il 1611 e il 1627 e caratterizzato da episodi biblici (Annunciazione, Visitazione, Natività, Adorazione dei Magi, Presentazione al Tempio, Fuga in Egitto, Disputa con i Dottori, Resurrezione). L’altare di Benedetto di Giovanni (1558) è arricchito dall’Ascensione di Leonardo Cungi. Gli arredi liturgici e il gonfalone processionale con la Flagellazione di Cristo del 1480, opera di Pietro di Galeotto, sono custoditi all’interno della sagrestia.