Auditorio San Francesco al Prato, Perugia / Info
Auditorio San Francesco al Prato, Perugia / Info
La Chiesa di San Francesco al Prato, la prima chiesa francescana dopo quella costruita ad Assisi, fu edificata a partire dal 1251. Acquistò molta importanza dopo che vi fu sepolto il Beato Egidio (1190-1262), discepolo di San Francesco. La chiesa è rimasta per anni a cielo aperto per il crollo delle volte causato dai movimenti franosi della collina. Gli altari e le cappelle sono andati perduti, mentre la facciata policroma è stata ripristinata nel 1926 dall’architetto Pietro Angelini. Nei primi anni del Duemila è stato avviato un radicale restauro che l'ha trasformata in auditorium su progetto originario di Bruno Signorini.
Tra gli edifici più importanti della storia della città di Perugia, fu uno scrigno di opere d’arte. Vi erano custodite: la Pala Baglioni, oggi nella Galleria Borghese, e l’Incoronazione della Vergine (nota come Pala degli Oddi), entrambe di Raffaello, e la Resurrezione del Perugino, queste ultime conservate in Vaticano. La Chiesa è nota anche per essere stata il Pantheon di Perugia, dove le maggiori famiglie cittadine avevano il loro sepolcro, unitamente a capitani, giuristi e letterati. L'attiguo complesso conventuale, che comprende l'Oratorio di San Bernardino, dall'inizio del '900 è sede dell'Accademia di Belle Arti 'Pietro Vannucci' e del suo museo.
Basilica di San Pietro, Perugia / Info
Basilica di San Pietro, Perugia / Info
Già abbazia benedettina, la chiesa di San Pietro fu eretta nel X° secolo. Il chiostro principale è dominato da un campanile di forma poligonale costruito nel XIII° secolo, sulle fondazioni di una tomba etrusca utilizzando il materiale lapideo proveniente dalla tomba stessa. Dopo un parziale collasso strutturale che ne fece crollare la parte superiore, nel 1463 venne ricostruito. Ricca d'arte,la chiesa conserva all’interno affreschi del XIV° secolo oltre ad alcuni dipinti del Perugino. La pianta a struttura basilicale paleocristiana mostra nella navata centrale un colonnato costituito da elementi provenienti da altri siti. Il gotico coro ligneo è considerato uno dei più belli in Italia e fu completato tra il 1525 ed il 1591.
Castello dei Cavalieri di Malta, Magione / Info
Castello dei Cavalieri di Malta, Magione / Info
Il Sovrano Militare Ordine di Malta, proprietario del Castello di Magione, nacque circa nove secoli fa a Gerusalemme per la difesa dei Luoghi Santi. Originariamente chiamato “Ordine di San Giovanni di Gerusalemme”, è una delle più antiche istituzioni della civiltà occidentale e cristiana. Il castello risale agli anni 1150-1170 e nacque come hospitium (ricovero) per i pellegrini che si recavano a Roma o Gerusalemme, e che percorrevano la vicina via Francigena verso Santiago de Compostela. La struttura odierna è il risultato di varie modifiche avvenute nel corso dei secoli. La corte porticata che ospita i concerti data l’anno 1471. Nella parte più antica del castello, si trova la chiesetta in stile romanico dedicata a San Giovanni Battista, con volta a botte: al suo interno si conservano due affreschi di pregevole fattura della scuola del Pinturicchio, del secolo XVI. Nel 1502 il castello fu sede della congiura ordita da alcuni nobili italiani ai danni di Cesare Borgia, la “dieta alla Magione nel Perugino” della quale parla Macchiavelli ne “Il Principe”. Oggi l'Ordine, la cui sede è a Roma, è presente in oltre 110 paesi dei cinque continenti e riesce a mobilitare migliaia di volontari in tutto il mondo per azioni di carattere benefico ed assistenziale. Inoltre intrattiene relazioni diplomatiche a livello di Ambasciate con 92 Stati in tutto il mondo, con rappresentanze nelle organizzazioni europee e con un posto presso l'Assemblea delle Nazioni Unite. L'Ordine di Malta è neutrale, imparziale e apolitico, ed è così particolarmente adatto ad intervenire come mediatore tra gli Stati. L’azienda agricola del Castello produce olio extra-vergine di oliva e 100mila bottiglie di vino l’anno, con una produzione in salda crescita. Situata negli antichi spazi restaurati del castello, la cantina è uno splendido esempio di tradizione ed innovazione.
Piazza, Borgo di San Savino, Magione / Info
Piazza, Borgo di San Savino, Magione / Info
Dalla collina di San Savino c'è una splendida vista sul lato sud del Lago Trasimeno da cui si può ammirare anche l'Isola Polvese. I primi documenti datati 1006 testimoniano la prima fondazione della fortezza a protezione di un antico monastero. Solo la torre, dall’inconsueta forma triangolare, e parte della cinta muraria medioevale rimangono del vecchio maniero e oggi fanno da cornice alla piazza centrale del borgo.
Teatro del Pavone, Perugia / Info
Teatro del Pavone, Perugia / Info
Il Teatro del Pavone ha la sua origine dal 1717 e nasce per volontà di una Società privata formata da sessanta nobili cittadini perugini. La struttura architettonica subì nel tempo trasformazioni e nel 1765, su disegno dell’architetto Pietro Carattoli, venne modificata la sagoma della platea a vantaggio di una migliore visibilità e percezione sia di scena che di acustica.
A tuttoggi vengono conservati tutti gli elementi architettonici del tempo, comprese le decorazioni pittoriche ,gli stucchi e le dorature.
Teatro della Sapienza, Perugia / Info
Teatro della Sapienza, Perugia / Info
Un primo spazio teatrale, risalente al 1362 e destinato ad accogliere le attività culturali del collegio della Sapienza Vecchia, era situato in una vasta sala con volte a crociera.
Nella seconda metà del '700 ebbe il nome di “Teatro Nazionale dell'Accademia di Belle Lettere ed Arti” e fino al periodo pre-napoleonico (1798) ospitò numerose compagnie girovaghe italiane e straniere; si dice che qui abbia recitato anche il giovane Goldoni.
In seguito alla ristrutturazione ottocentesca dell’edificio, il teatro venne ricostruito in stile neogotico nell’ala nuova del complesso. Oggi appare come una sala medioevale, suddivisa in due campate con volte a crociera costolate. L’apparato scenotecnico riproduce, in dimensioni ridotte, la tipologia di grandi teatri lirici come la Scala di Milano. Un elegante loggione-galleria circonda metà platea. La decorazione della sala principale e della contigua 'Sala rossa' fu realizzata dai pittori perugini L. Rossi Scotti e M. Tassi.
Negli ultimi anni del '900 il teatro è stato restaurato e riaperto al pubblico.