La Chiesa di San Domenico, con la struttura conventuale annessa, è tra i monumenti architettonici più significativi della città di Foligno.
Utilizzato dal 1285 dai Padri Domenicani come loro sede di Foligno, il complesso conventuale di S. Domenico tre secoli dopo fu sottratto alla loro proprietà per passare a quella dei Frati della Riforma di Pio V. Fu trasferito successivamente al Demanio Pubblico per poi tornare nuovamente ai Frati Domenicani tra la fine del 1700 ed il 1806, quando l’esercito dell’occupazione francese lo trasformò in un ospedale, che chiuse nel 1848. In seguito diventò dormitorio delle truppe dirette a Roma, e poi nel 1861 stalla per i cavalli dell’esercito nazionale.
Il complesso di S. Domenico non ebbe miglior sorte nel secolo scorso, quando venne adibito prima a palestra ginnica e poi a magazzino comunale, mentre l’area conventuale ospitava il Collegio Sgariglia.
Negli anni ottanta la svolta. Il Comune di Foligno, che tuttora ne possiede la proprietà, decise di avviare una ristrutturazione complessiva, affidata all’architetto Franco Antonelli, finalizzata alla realizzazione di un Auditorium.
Si è aperta così un nuova fase per la struttura, divenuta dal 1996 un luogo di spettacolo e di eventi di alto valore artistico, scenico e tecnico.
L’auditorium, inoltre, offre la visione di un eccellente gruppo di affreschi restaurati, a carattere votivo, di varie scuole ed epoche, che decorano a varie altezze le pareti della navata.
La facciata ha un bel portale ogivale; l’interno, con copertura a capanna tipica delle Chiese degli Ordini mendicanti, conserva l’ossatura gotica.
Con le sue 150 performances medie annue, questo complesso risulta oggi tra i più frequentati dell’Umbria.